“Il primo passo per costruire una reale unità d’intenti è partire proprio dal Consiglio comunale, l’unico organo che rappresenta l’intera città, in tutte le sue componenti. È urgente, ancor più oggi, convocare una seduta aperta alle forze sociali, alle rappresentanze sindacali, ai cittadini, per costruire un documento unitario bipartisan, che possa essere portato ai tavoli regionali e nazionali con autorevolezza e forza”. A dirlo è Giancarlo Triberio, consigliere comunale del Pd che torna sollecitare la convocazione di un Consiglio comunale sulla crisi della zona industriale, a 5 mesi dalla presentazione di una richiesta ad hoc di mozione.
“Già allora avevo posto una questione importante alla luce di avvisaglie chiare che lasciavano presagire la gravità della situazione che oggi stiamo vivendo– prosegue- È sconcertante constatare che, nonostante l’urgenza del tema ancora ad oggi, il presidente del Consiglio Comunale abbia scelto di privilegiare aspetti di piccolo cabotaggio amministrativo evitando ancora di convocare un consiglio comunale dedicato con all’ordine del giorno la crisi della zona industriale”.
Per l’esponente politico oggi ci troviamo di fronte a una situazione drammatica sotto il profilo economico, sociale e occupazionale, e il sindaco Di Mare si presenta ai tavoli istituzionali senza il sostegno pieno della città e del Consiglio comunale, “perché è evidente che non basta avere interlocuzioni privilegiate con i governanti della stessa parte politica. La crisi richiede unità vera e rappresentanza collettiva, aggiunge il consigliere Pd, non fughe in avanti solitarie. C’è una grande differenza tra chi parla a titolo personale e chi si esprime a nome dell’intera città. Un documento votato da tutte le forze politiche ha un peso politico ben diverso e può rappresentare un vero strumento di pressione e proposta per salvare il futuro industriale del nostro territorio. Non c’è più tempo da perdere. Il Consiglio comunale deve fare la sua parte”.
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