Zona industriale e il suo rilancio, rete ospedaliera e Muscatello, porto e termovalorizzatori ma anche cartellone degli eventi di Natale e futuro politico della città. Questi i temi di cui si è parlato oggi, nell’intervista di Siracusanews con il sindaco Giuseppe Di Mare che, se da un lato ha sottolineato che è un bene che ci siano incontri istituzionali sui problemi della zona industriale, dall’altro ha ribadito la “stranezza”, già pubblicamente condivisa con altri colleghi dei comuni industriali, dell’assenza in questi tavoli dei sindaci che hanno sottoscritto accordi e partecipano alle Aia, soprattutto perché sono quelli che più di tutti conoscono il territorio: “bisogna cominciare a guardare e riqualificare questa zona industriale, a pensare che di petrolio non si può vivere in eterno, a pensare ad altre tipologie di produzione – è la sua ricetta- e soprattutto a cominciare a fare una riflessione sulla interconnessione della zona industriale, perchè qua il problema è che se si stacca una linea ne soffrono tutte a catena”.
Nella classifica di Ispra Augusta risulta essere il comune siciliano che, negli anni scorsi, ha avuto il maggior consumo di suolo e su questo Di Mare ha replicato che non si tratta, tanto e solo, di cementificare tout court, ma bisogna andare a vedere, nello specifico, cosa si è fatto con l’utilizzo del suolo pubblico, ovvero “attività per la città, spazi aperti al pubblico, luoghi dove si fanno parcheggi, quindi non è solo cementificazione. Sicuramente non abbiamo approvato la costruzione di palazzi, come è stato fatto ad Augusta nel passato” – ha dichiarato.
Sul depuratore, inoltre, il sindaco ha ricordato che il progetto è in verifica, ultimo passaggio prima della validazione per poi andare in gara e che si è in attesa che il verificatore dia l’ok, ribadendo il ruolo centrale riconosciuto ad Augusta con la nomina del rup il responsabile di Lavori pubblici Bramato che potrà così seguire passo e in prima persona tutto l’iter, non dimenticando la recente scelta del porto di Augusta quale base per l’ eolico offshore: “una vittoria della città” e una “grande sinergia degli enti interessati”.
Sul fronte della raccolta dei rifiuti, dell’abbattimento del costo della differenziata che oggi costa 370 euro a tonnellata e dell’utilizzo di due termovalorizzatori previsto nel prossimo piano dei rifiuti regionale, considerato che Augusta ha già l’inceneritore della Gespi – che tuttavia non viene utilizzato per i rifiuti urbani – rispondendo a una domanda Di Mare ha detto che si sta studiando con la ditta l’iter amministrativo autorizzativo per un eventuale uso con gli rsu, “perché c’è tutta una prassi è un percorso che abbiamo in testa qualora si può fare, perché le nostre esigenze devono collimare con quelle dell’impresa”.
L’attuale primo cittadino alle prossime amministrative del 2025 sarà di nuovo in corsa, come già annunciato mesi fa, e la “coalizione va benissimo e andiamo dritti a vincere le elezioni con una coalizione che ha governato la città, di centrodestra e con le liste civiche”, ha dichiarato, mentre sulla rimodulazione della rete ospedaliera ha detto che quello che interessa è che il Muscatello “mantenga le caratteristiche che ha oggi, è il fiore all’occhiello grazie ad un grande lavoro della direzione dell’Asp con reparti che funzionano. A noi interessa che l’ospedale non venga smantellato e non si intravedono segnali negativi, ma siamo vigili”.
E in vista delle ormai imminenti feste natalizie, per le quali è stato già predisposto il cartellone degli eventi, che avrà inizio domani 5 dicembre, con la sagra dei sapori antichi in piazza Duomo e che vedrà festeggiare il Capodanno alla Villa, con il big della musica italiana Francesco Gabbani –per un costo di 140 mila euro -. Di Mare ha invitato gli augustani a restare in città e chi vive fuori a venire ad Augusta ribadendo l’importanza di investire anche sul fronte degli spettacoli : “è un cartellone per tutti i gusti, dal gospel ai concerti in chiesa ai mercatini all’enogastronomia. Spenderemo più di 140 mila euro per Capodanno, oltre 250 mila euro di spesa complessiva per il cartellone natalizio. Ritengo, e lo farò fino all’ultimo giorno, che esiste un modello di sviluppo diverso che attrae risorse, persone, che fa lavorare commercianti e ristoranti che si chiama turismo, spettacoli e cultura. Augusta era abituata a guardarsi solo come zona industriale, in questi 4 anni è diventata centrale nel panorama regionale anche per altro”– ha concluso con la promessa di rivedersi nel 2025, alla prossima intervista, con le foto della prima partita di calcio nel “rinato” campo sportivo Megara, i cui lavori ormai sono in dirittura d’arrivo, dopo 20 anni di chiusura.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni