È stato certamente un confronto agonistico su campo, ma anche un incontro, una condivisione e un momento di inclusione il torneo di baskin che ha preso il via ieri, nella palestra dell’istituto Arangio Ruiz, già protagonista 9 anni fa con la prima partita di baskin in Sicilia. La manifestazione è sostenuta dal Lions club Augusta host e dall’associazione genitori e figli Unitevi a noi e ha coinvolto gli alunni augustani del Ruiz, del Curcio di Ispica e del Calleri di Rosolini.
Poco importa i punti realizzati in campo, comunque numerosi; il baskin, che permette di far giocare insieme normodotati e persone con disabilità, ha raggiunto l’obiettivo di garantire l’inclusione e la condivisione di uno sport salutare e appassionato. Il tutto colorato dal tifo degli alunni delle altre classi, che hanno potuto presenziare e sperimentare tale esemplare sportività.
“Iniziamo questa stagione scolastica – ha commentato Giuseppe Battaglia, Consigliere nazionale Eisi e docente di Scienze motorie – proprio al Ruiz, scuola che ha contribuito alla diffusione di uno sport, la cui bellezza si realizza in campo, giocando insieme normodotati e disabili e mettendo in campo ognuno le proprie abilità. Il risultato finale è uno spettacolo agonistico che coinvolge tutta la comunità scolastica.”
“La nostra mission – ha aggiunto Nella Di Franco, presidente Lions club Augusta host– è quella di stare vicino a chi ne ha di bisogno e in questo caso siamo stati lieti di continuare a supportare il torneo di baskin. Lo sport è importantissimo per la salute, per cementare le amicizie e crearne di nuove e per sperimentare realmente la vera inclusione.”
Soddisfazione è stata espressa dalla dirigente del Ruiz, Maria Concetta Castorina, da sempre vicina alle iniziative inclusive proposte dagli allenatori di baskin/docenti Giuseppe Costa Giuseppe e Lino Traina. Il loro motto rende l’idea di cosa sia il baskin: “Il baskin è un luogo strano dove i ragazzi speciali diventano normali e quelli normali diventano speciali”. La manifestazione ha avuto anche il supporto dell’associazione genitori e figli presieduta da Antonio Caruso, nel ricordo della collega Patrizia, cui è stata dedicata la partita dell’amicizia: Patrizia nel cuore.
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