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“Operazione Calderone” ad Augusta, fatture false per oltre 68 milioni ed evasione di imposte per oltre 55 milioni di euro

L’uso dei falsi documenti fiscali ha consentito alla società, da un lato, di aumentare i propri costi in bilancio, comprimendo l’utile d’esercizio e, dall’altro, di abbattere gli oneri relativi all’Iva, di cui si facevano carico le società cartiere

Guai anche sul fronte tributario per i soggetti indagati nell’ambito dell’”operazione Calderone”. La specifica attività di polizia giudiziaria, nel mese di aprile scorso, aveva portato al sequestro di oltre 8 milioni di euro, di un deposito di oli minerali e di un ingente quantitativo di prodotto petrolifero, introdotto nel territorio dello Stato in contrabbando, cioè senza il pagamento delle accise

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